Le feste locali

Numerosi sono gli eventi e le feste del territorio, occasioni per degustare i vini ed i prodotti tipici, il tutto accompagnato dalla convivialità che contraddistingue Il mondo contadino. Degne di nota anche le rievocazioni storiche: memoria storica del nostro territorio da toccare con mano.

Festa del Rapulè

Ogni anno Calosso apre le porte dei Crotin le antiche cantine scavate nel tufo presenti in molte case nel centro storico del paese.
In questi suggestivi e tradizionali locali vengono serviti piatti tipici della cucina Piemontese e degustazioni di vini attraverso il solito ricchissimo menu che si stende lungo un percorso a tappe diventando un festival di gusti e profumi di questa terra.

Douja d’Or

Visita il sito ufficiale www.doujador.it.

Collisioni Festival

Visita il sito ufficiale www.collisioni.it.

Assedio di Canelli

L'Assedio di Canelli è molto più di una semplice rievocazione storica: è la festa dei canellesi che, rivivendo il passato, sanciscono forte e chiara la propria identità, e si riappropriano di quelle "radici" che sono il presupposto fondamentale di ogni comunità.
E' una festa in cui l'esatta ricostruzione storica viene resa viva ed autentica dal coinvolgimento popolare, che riesce a creare un clima difficilmente riscontrabile in altre manifestazioni in costume.
Musica, teatro, storia, costume, arte, artigianato ed eno-gastronomia sono gli elementi di una miscela avvincente che richiama ogni anno più di 50.000 visitatori.
Sul canovaccio degli avvenimenti principali, più di duemila figuranti in costume rappresentano lo storico assedio subìto nel 1613 ricreando per due giorni l'atmosfera e le situazioni di una città assediata e coinvolgendo il visitatore che diventa al tempo stesso testimone degli eventi e protagonista, sia che si confonda tra ufficiali e soldati o tra contadini sbandati con i loro animali, sussultando per gli imprevisti scoppi delle artiglierie nemiche, evitando i carriaggi di masserizie che strepitano sul selciato, sia che frequenti le osterie e le taverne dove convengono anche i malfattori e gli accattoni.

Il Palio di Asti

Il Palio di Asti o Palio Astese (nella sua nomenclatura più arcaica), è una festa tradizionale astigiana che ha radici medievali nata nell'ambito delle celebrazioni patronali di San Secondo e culmina con una corsa di cavalli montati a pelo, ovvero senza sella.
Gli astigiani hanno sempre lottato con perseveranza per mantenere il privilegio di far correre il Palio nel giorno della loro festa patronale, dedicata al martire astigiano San Secondo. La corsa è citata infatti in tutti i trattati, in tutte le alleanze e in tutti i capitoli delle convenzioni con i vari reggenti, padroni o dominatori.
La prima notizia certa della corsa risale al 1275: il cronista locale Guglielmo Ventura riporta che gli astigiani, «sicut fieri solet Ast, in festo Beati Secundi» ("come risulta essere solito ad Asti, durante la festa del Beato Secondo"), corsero il Palio per dileggio sotto le mura della nemica città di Alba, devastando le vigne circostanti.
Quindi se già nel 1275 la "Corsa del Palio" era definita una consuetudine, è probabile che la sua origine debba collocarsi dopo l'anno 1000, con regole codificate già dal XIII secolo (periodo coincidente anche con il periodo di massimo splendore del Comune di Asti).

Fiera del Tartufo di Alba

Il cuore della Fiera è il Mercato Mondiale del Tartufo, aperto il sabato e la domenica, che racchiude in un’unica struttura cercatori (TRIFOLAO) e commercianti. L’acquisto è garantito dalla presenza costante di una Commissione di controllo della qualità. Attorno al Tartufo gli stand delle eccellenze enogastronomiche del territorio. Lungo la settimana nei negozi specializzati è possibile acquistare ogni tipo di golosità ed il Tartufo Bianco d’Alba (Tuber magnatum Pico).
Una sfida tra i Borghi della città, una corsa degli asini burlesca ed attenta al benessere dell’animale.
E’ preceduta dalla maestosa sfilata storica con più di mille figuranti, dalla rappresentazione di episodi storici e dalle esibizioni degli Sbandieratori Città di Alba.I rulli di tamburi, lo squillar di trombe e l’ironia del Palio trasporta tutti in un clima festoso ed accompagna i visitatori alla scoperta di Alba.

Mercato mondiale del tartufo bianco

Nel grande spazio che ospita il Mercato del Tartufo si possono, inoltre, visitare gli stand della Rassegna enogastronomica AlbaQualità. Protagonisti sono i vini del territorio di Langhe e Roero, le raffinatezze della pasticceria artigianale, i formaggi, le paste all’uovo, i salumi e i grandi vini pregiati che hanno reso internazionale il nostro territorio.
Inoltre, per tutti gli appassionati della grande cucina di Langhe e Roero, è possibile sostare nell’area ristorazione all’interno dei padiglioni della Fiera.

La Corsa delle Botti di Nizza

É una tradizione che risale all'Ottocento quando i garzoni di bottega provvedevano alla consegna dei fusti, facendoli rotolare sulla strada e ingaggiando vere e proprie competizioni.
Secondo il regolamento, il giro di qualificazione si svolge al mattino, mentre le semifinali e la finale al pomeriggio. Ogni squadra è formata da 3 a 4 spingitori (più un responsabile) che, a turno, possono scambiarsi il compito di spingere la botte ("bonsa").
Un solo concorrente, per volta, deve spingere la botte che pesa all'incirca un quintale. Una Giuria controlla l'andamento della gara e può, in casi di irregolarità, squalificare la squadra.
La gara di qualificazione, a cronometro, serve a formare la classifica delle squadre partecipanti. Nelle semifinali corrono due batterie. I primi tre di ogni batteria partecipano alla finale. Gli spingitori si allenano, prima della gara, anche per alcuni mesi. Partecipano alla Corsa delle botti, con le proprie squadre di spingitori, ditte vinicole, cantine sociali, singoli produttori di Nizza Monferrato e dei Comuni vicini.

Festival delle Sagre di Asti

Il secondo fine settimana di Settembre, da sabato alle 19 a domenica sera, ad Asti, oltre 40 pro-loco della provincia propongono le loro specialità gastronomiche, accompagnate da vini DOC astigiani in un grande ristorante all’aperto, dove migliaia e migliaia di persone possono accomodarsi in un antico villaggio di campagna.
Rispolverando i ricettari scritti ed orali di generazioni di massaie contadine viene riproposto un grande menù con tutto il patrimonio della gastronomia povera e borghese dell’Astigiano e delMonferrato, cucinato con ingredienti accuratamente scelti e tipicamente locali.
Al Festival delle Sagre c’è la possibilità di scegliere tra oltre ottanta diversi piatti, dolci, salati, asciutti ed in umido, tutti ricchi di sapore ed alcuni ormai inconsueti, come per esempio la Finanziera di pollo, il riso alla barbera, la polenta con spezzatino di cinghiale, gli agnolotti di coniglio, le alborelle fritte, la farinata (in dialetto astigiano belecauda) oppure il bollito con il “bagnetto verde”.
Il tutto dopo la suggestiva sfilata che si snoda per le vie della città, animata da più di tremila figuranti in autentici abiti d’epoca, trattori, arnesi del mestiere, che rappresentano i valori e le tradizioni di questa magnifica terra.
250 carri trainati da vecchi trattori e un variegato sorprendente zoo domestico con buoi, cavalli, muli, asinelli, caprette, oche, anatre, cani da tartufo, polli e tacchini.
La sfilata è l’appuntamento fisso per coloro che ogni anno vogliono assaporare il gusto delle cose semplici di un tempo, dei personaggi della campagna che mantengono vive nella storia quelle consuetudini che affondano le radici in queste colline.